Smettere di fumare è uno degli ostacoli più duri per tantissimi uomini. Oggi però abbiamo un alleato in più: dopo le gomme da masticare, cerotti e unguenti vari, la soluzione che va più di moda negli ultimi tempi sono le sigarette elettroniche. Dette anche e-cigs, si tratta di congegni che assomigliano alle sigarette tradizionali ma in realtà sono dispositivi elettronici che permettono di dare la stessa soddisfazione di una sigaretta normale al corpo, senza però dargli gli stessi “veleni”. Sembra una soluzione perfetta, ma è davvero così?
Come funziona la sigaretta elettronica
Le sigarette elettroniche vanno ricaricate con delle fialette, acquistabili nei negozi specializzati, che contengono un mix di acqua, glicole propilenico, glicerolo e aromi naturali. Fumandole, il fumo emesso non è altro che vapore acqueo, in modo da salvaguardare chi ci sta intorno che così non è costretto a respirare il fumo passivo, mentre sul corpo umano ha un effetto inferiore rispetto alle sigarette tradizionali. Non permette infatti di inspirare il catrame, carta e le altre sostanze nocive, ma immette solo nicotina che riduce la sensazione di dipendenza. Il contenuto di nicotina inoltre può essere modificato in base alle esigenze.
La domanda che in molti si pongono è: fa male o fa bene? Una risposta precisa a questa domanda è difficile, se non impossibile, da dare. Infatti, per poter avere un quadro netto sulla situazione, bisognerà aspettare almeno un paio di decenni visto che le sigarette elettroniche sono in commercio da pochi anni e dunque per capire che effetto fanno sul corpo umano ci vogliono studi a lungo termine. La scienza al momento è divisa. È infatti considerata utile se la si utilizza come tramite, per un periodo di tempo limitato in cui un fumatore utilizza la e-cigs per ridurre la dipendenza da nicotina e poi smette definitivamente di fumare. Sull’uso continuato invece ci sono pareri discordanti.
Le ricerche sulla sigaretta elettronica
Un aspetto su cui quasi tutti concordano è che la sigaretta elettronica non contiene sostanze cancerogene. Ne sono convinti dall’oncologo Umberto Veronesi alla SITAB, la Società Italiana di Tabaccologia. Altre ricerche, come quella condotta dal Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli hanno invece notato come la presenza di metalli pesanti negli svaporatori possa essere in qualche modo pericolosa per il corpo umano.
Un aspetto della ricerca un po’ tralasciato ma che è stato individuato dal dott. Chu del National Jewish Health di Denver è che le sigarette elettroniche sarebbero in grado di abbassare le difese immunitarie del fumatore. Renderebbe infatti maggiormente esposti ad alcuni virus, come quello dell’influenza, e non dovrebbe essere usata dalle persone che soffrono d’asma. Ma dopotutto anche chi fuma non dovrebbe farlo, se soffre d’asma. Secondo il dottor Chu probabilmente il cerotto sarebbe più consigliabile in questi casi, rispetto alle e-cigs. Smettere di fumare è comunque una priorità ed è possibile con le sigarette elettroniche, fumarle per sempre, ad oggi, rappresenta un rischio che ognuno si assume visto che per capirne di più bisognerà aspettare almeno una ventina d’anni.
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