I bambini, con la loro innocenza, sono in grado di mettere K.O. qualsiasi genitore. Basta una domanda semplice come “perché il cielo è blu” per farci andare nel pallone. Tanti genitori non conoscono nemmeno la risposta scientifica a questa domanda, altri invece la conoscono ma sanno che è troppo complicata da far capire ad un bambino. A volte possiamo cavarcela con frasi generiche, altre con un semplice “non lo so”, ma ricordate che voi siete il padre e, di conseguenza, per un figlio sapete tutto. Ecco un elenco di domande sulla natura che vostro figlio o figlia potrebbe rivolgervi, e quali sono le risposte più adatte.
Perché il cielo è blu?
La risposta vera ha a che fare con le particelle della luce solare che viene dispersa dalle particelle di polvere e molecole di gas nell’atmosfera. Quando il cielo appare blu è perché i raggi di sole hanno lunghezze d’onda più corte, quando ci sono lunghezze d’onda più lunghe è dovuto ad una maggior quantità di polvere nell’aria e di conseguenza il cielo ci appare più sbiadito, grigio, e così via. Si può scegliere di dare ad un figlio questa risposta, oppure si può dire semplicemente: perché se il cielo fosse stato verde si sarebbe potuto confondere con l’erba, se fosse stato giallo si sarebbe confuso con il sole.
Che cos’è il tuono?
Risposta vera: l’aria calda si scontra con l’aria fredda e quest’aria mescolata dà vita ad un rombo che chiamiamo tuono. Se si vede della luce (il fulmine) prima del rumore è perché la velocità della luce è più rapida di quella del suono. Questa risposta è piuttosto semplice e i bambini possono capirla, aggiungendoci anche la famosa favola per cui si possono contare i secondi tra la luce ed il rumore, e i secondi corrispondono a quanti chilometri di distanza è caduto il fulmine. In realtà non è così preciso, ma dà una stima approssimativa.
Dove finiscono i pesci rossi quando muoiono?
Risposta vera: finiscono dove decidete di buttarli. Nel water o seppelliti, non sempre la risposta reale può piacere ad un bambino. Può essere più apprezzabile invece per un bambino il discorso sul ciclo della vita: i pesci si decompongono, diventano cibo per altri pesci e così via. La risposta è vera quando si parla del mare o dell’oceano, non dell’acquario di casa, ma va bene lo stesso, anche perché si può evitare la domanda successiva che il bambino può porre sull’Aldilà, eventuali paradisi degli animali e altre storie da cui poi è difficile uscire.
Che cosa provoca i terremoti?
La risposta vera riguarda il discorso della tettonica a placche, bisognerebbe spiegare ad un bambino che sotto di noi ci sono delle placche che si muovono e che, quando si scontrano l’una con l’altra, provocano terremoti. Il tutto con movimenti molto lenti di pochi centimetri all’anno. Il terremoto viene provocato dall’attrito che si forma quando le placche si incastrano o si scontrano. Troppo difficile da spiegare ad un bambino, vero? Provate con due superfici di gomma, facendole sfregare l’una contro l’altra, sarà molto più facile da comprendere.
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