Al giorno d’oggi avere un lavoro è già un mezzo miracolo, ma non bisogna fare del proprio lavoro una malattia. Capita sempre più spesso infatti che molte persone lavorino talmente tanto da non avere più un attimo per se stessi e ritrovarsi magari ad avere guadagnato soldi che non hanno il tempo di spendere, o a non aver coltivato un rapporto stabile ritrovandosi poi da soli. Queste sono solo le ultime e peggiori conseguenze, ma prima di arrivare a questo punto ci sono alcuni segnali che potreste cogliere e che vi indicano che state lavorando troppo. E magari, se li notate, è forse arrivato il momento di prendersi una pausa.
1 – Ti senti in colpa quando la domenica guardi la partita: ovviamente la partita è solo un esempio, la sostanza è che può capitarvi di sentirvi in colpa o ansiosi quando fate qualsiasi attività che non sia legata al lavoro. Essere completamente e costantemente concentrati sul lavoro vi usura, ed il corpo ha letteralmente necessità di un riposo fisico e mentale. Le persone che riescono a staccare completamente dal lavoro, quando tornano a casa sono più felici di quelle che, costantemente, pensano a ciò che dovranno fare il giorno dopo, hanno più energia e, in generale, sono meno stressate. Il consiglio è di cercare un’attività, un hobby, che possa coinvolgerti mentalmente e che non ti faccia pensare al lavoro per ore o per un giorno intero.
2 – La produttività sul lavoro è in calo: si può pensare che più si lavora e più risultati si portano. Ma se stai lavorando troppo vuol dire che sei stressato. E se sei stressato la produttività cala inevitabilmente. È statisticamente dimostrato che le persone che accumulano un numero eccessivo di ore di lavoro effettivamente producono meno. In questo caso è meglio organizzarsi, realizzare una “to do list”, cioè un elenco di cose da fare, e rispettarlo senza andare oltre.
3 – La vista si annebbia: come afferma il professore in oftalmologia all’Università della Pennsylvania dott. Joshua Dunaief, fissare un computer o dei fogli scritti per ore e ore comporta un indebolimento della vista che può portare alla miopia. Il primo segnale è che comincia a diventare difficile leggere i cartelli stradali di notte in condizioni di scarsa illuminazione. Il consiglio che il docente dà è di effettuare pause periodiche mentre si lavora e fare qualcosa per la quale la vista non viene sforzata, per esempio fare una passeggiata o comunque stare lontano dallo schermo per qualche minuto ogni ora di lavoro.
4 – La famiglia si lamenta costantemente della tua assenza: per chi una famiglia è riuscito a costruirsela, comincia ad essere difficile mantenerla. I segnali preoccupanti sono quelli del coniuge o della fidanzata che dice “non ci sei mai”; un altro è che non ci sono più confini tra vita privata e lavoro (per esempio fare cose che riguardano il lavoro anche mentre si è in vacanza, o pensare al lavoro mentre si passa del tempo con il partner o con i figli). È molto importante prestare attenzione a queste lamentele perché, se portate troppo all’estremo, rischiano di trasformarsi in un divorzio. Per evitarlo cerca di ritagliare ogni giorno qualche ora da trascorrere con i propri cari.
5 – Sei sempre l’ultimo a lascire l’ufficio: se sei l’unico che ogni giorno “chiude” l’ufficio o peggio lavora fino a notte fonda, vuol dire che stai facendo più del necessario. Può capitare una volta ogni tanto, ma diventa un segnale preoccupante se capita tutte le sere o quasi. Nel breve termine questa cosa può impressionare il capo, ma poi si ritorce sul proprio stato fisico. Imponiti di staccare insieme a tutti gli altri, il tuo cuore ti ringrazierà.
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